Giuseppe Conte

Il primo governo Conte, soprannominato ''governo gialloverde'', è stato caratterizzato da un atteggiamento euroscettico e legalitario (con riforme che hanno inasprito la lotta alla corruzione e bloccato la prescrizione), dall'intransigenza nei confronti dell'immigrazione clandestina e da riforme sociali tra cui l'introduzione di un reddito minimo garantito, un abbassamento temporaneo dell'età pensionabile e nazionalizzazioni di alcune grandi aziende. Rassegna le proprie dimissioni il 20 agosto 2019, in seguito a una crisi di governo causata da dissidi interni alla maggioranza e dalla richiesta da parte di Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ''leader'' della Lega, di sciogliere le Camere e andare a elezioni anticipate.
In seguito a un accordo di governo tra pentastellati, Partito Democratico e Liberi e Uguali, viene nuovamente indicato come Presidente del Consiglio, accettando con riserva l'incarico dal Presidente della Repubblica il 29 agosto. Il nuovo esecutivo si attesta su posizioni più europeiste e progressiste, assestando la nuova linea politica che il Movimento 5 Stelle seguirà negli anni seguenti. In seguito alla pandemia di COVID-19, che ha colpito duramente l'Italia prima di ogni altro Paese europeo, ha disposto le iniziative atte a contenere la diffusione della malattia, tra cui la chiusura dei confini nazionali e periodi di ''lockdown''.
Il suo secondo esecutivo, oltre che dalla pandemia, è stato caratterizzato da un cambio di rotta nei suoi rapporti con l'Europa, soprattutto nell'ambito delle trattative per l'ottenimento delle ingenti risorse stanziate nel Next Generation EU, fondo europeo destinato alla ripresa post-pandemica. In seguito a diatribe concernenti la destinazione delle risorse del fondo europeo, nel gennaio 2021 Italia Viva, partito guidato dall'ex-segretario del PD Matteo Renzi, annuncia la sfiducia al governo, dando inizio a una crisi che culminerà il 26 gennaio con le dimissioni del Presidente Conte, a cui succede l'economista Mario Draghi.
Per il suo controverso stile di ''leadership'' Conte è stato spesso considerato uno dei principali esponenti del tecnopopulismo, mentre il suo primo governo è stato descritto da molte testate, tra cui ''The New York Times'' e ''La Repubblica'', come il "primo governo populista moderno in Europa occidentale". È stato soprannominato dai suoi sostenitori come l''Avvocato del popolo'', come si è autodefinito durante il discorso tenuto al Palazzo del Quirinale dopo aver ricevuto l'incarico di formare il primo governo.
Conte è stato il secondo Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana a non ricoprire alcun incarico politico prima della sua nomina (dopo Carlo Azeglio Ciampi nel 1993). Conte è stato inoltre il Presidente del Consiglio che ha mantenuto più a lungo la carica da indipendente, seppur sia stato accreditato come molto vicino alle posizioni del Movimento 5 Stelle, a cui ha formalmente aderito nel 2021 e del quale, nello stesso anno, è divenuto capo politico.
Si è candidato alle elezioni politiche del 25 settembre 2022, venendo eletto deputato della Repubblica Italiana. da Wikipedia
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